Asia,  Cina

Datong e dintorni: sei luoghi da non perdere

Dopo la visita a Pingyao, eccoci verso la prossima meta: Datong. 

Arriviamo alla piccola stazione di Pingyao dove, tra gli occhi incuriositi della gente del posto, aspettiamo il nostro treno. Il modo migliore per arrivare a Datong, infatti, è prendere un treno da qualche città limitrofa. Da Pingyao prendiamo il basic train che parte alle 15.20 e arriva alle 21.50. Si può prenotare la seconda o la prima classe, quella che loro chiamano soft sleeper.

La seconda classe è formata da cabine contenenti 6 posti ( a 15€), ma quello che abbiamo notato, oltre al poter fumare ovunque, è che la gente si accampa anche in mezzo alle cuccette, quindi il consiglio è di prender, appunto, la soft sleeper che per la cifra di 22 € vi garantisce una cabina da 4 posti. Per noi che eravamo in 4 era perfetta, incluso nel biglietto anche la cena a base di riso, pollo e Coca Cola.
Il viaggio, anche se lungo, è passato velocemente a guardare attraverso il finestrino, le città super popolose alternarsi a campagne deserte.

Arriviamo a Datong e ci rechiamo in taxi presso il nostro hotel: il Garden Hotel, struttura internazionale situata dentro le mura. Anche per Datong vale lo stesso discorso che per altre città cinesi, ovvero il centro storico circondato da mura antiche, meravigliose al tramonto.

 

1. Le grotte di Yungang

La mattina ci alziamo presto e andiamo a visitare l’attrazione che ha reso Datong famosa: le grotte di Yungang, raggiungibili in mezz’ora di taxi a più o meno 40 yuan (5€).
Yungang ha un totale di 252 grotte che contengono 51.000 statue e l’intera area occupa circa un chilometro ed è divisa in tre sezioni.
Le grotte nella parte orientale hanno tutte una pagoda al loro interno.
Quelle nell’area centrale hanno una statua di Buddha al centro e le pareti e i soffitti ricoperti da sculture e incisioni.
Le grotte nella parte occidentale sono più che altro nicchie scavate nella parete.

 

All’interno della grotta numero 5 si trova la statua di Buddha più grande: alta 17 metri. Nella numero 6 ci sono sculture dipinte che narrano la vita di Siddhartha. Degno di nota è il Buddha seduto di 14 metri della grotta numero 20. 

Il tempo non è clemente e la pioggia battente dura tutto il tempo della visita: più o meno due ore.
Pranziamo velocemente in un ristorante nelle vicinanze (la zona pullula di ristoranti più o meno tutti uguali).

2. Shanhua Monastery

Torniamo in città dove andiamo a vedere il Shanhua Monastery (50 yuan, 6€):
Il tempio fu fondato durante l’inizio dell’VIII secolo della dinastia Tang ed è stato ristrutturato varie volte nel corso degli anni; oggi si possono visitare tre sale originali e due padiglioni più recenti. La sala più grande è quella vicino all’entrata, risalente alla dinastia Liao XI secolo, una delle più grandi del suo genere in Cina.

 

3. Il Muro dei Draghi

Altra attrazione interessante, in centro città, è il Muro dei Draghi; in Cina sono rimasti tre muri in questo stile, ma quello di Datong è il più antico e il più grande, costruito durante la dinastia Ming, (1271-1368) ha nove draghi, ognuno dei quali gioca con una sfera.

4. Il Monastero Huayan

Ultima tappa di oggi: andiamo a vedere il Monastero Huayan (80 yuan, 10€) costruito durante la dinastia Liao (907-1125), è il monastero più grande e meglio conservato di questa dinastia in Cina.
Ci sono due sezioni separate per il monastero: la stanza più grande ospita cinque grandi Buddha di dinastia Ming e la sezione inferiore contiene una raccolta di circa 18.000 volumi di scritture buddiste.

 

Vista la giornata impegnativa decidiamo di cenare in albergo e poi a letto presto.

5. Il Monastero Hanging

La mattina successiva ci alziamo per visitare il monastero “sospeso” (Hanging), si trova ai piedi del Monte Hengshan, a 65 km dal centro città di Datong. (Ci si può arrivare in pullman, prendendo poi un taxi dalla stazione, ma conviene quasi di più prendere un taxi che andata e ritorno da Datong costa 150 yuan, circa19€).

Costruito nel 491, il monastero fu in gran parte ricostruito e mantenuto nella dinastia Ming (1368-1644) e dinastia Qing (1644-1911). Per evitare sovraffollamenti fanno entrare gruppi da 20 persone, meglio quindi fare come noi: arrivare intorno alle 9 di mattina ed evitare code snervanti. Il monastero è stupendo, credo uno dei più belli che abbia visto in Cina quest’anno, è completamente arroccato sulla parete della montagna a strapiombo nella valle, accessibile solo tramite una scaletta. Camminando su ballatoi si visitano decine di stanze al cui interno ci sono statue buddhiste, taoiste e di Confucio: la sensazione di vertigine ovviamente è molto forte ma il silenzio, il panorama e l’adrenalina rendono il posto stupendo.

6. Yingxian Wooden Pagoda

Sulla strada del ritorno ci fermiamo a visitare la pagoda di legno più grande e antica del mondo, la Yingxian Wooden Pagoda. Eretta nel 1500, è un grande esempio di architettura antica cinese che rimane in piedi ancora tutt’oggi nonostante una leggera pendenza. Vista la pendenza, non si può accedervi.

Ora che anche Datong ci ha regalato delle splendide emozioni ricche di storicità, è giunto il momento di portarci verso l’aeroporto dove ci aspetta il volo per la prossima meta.

 


 

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: